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Uscimmo a riveder le stelle

I giorni 4-5 febbraio 2019 i ragazzi delle terze della scuola secondaria di primo grado hanno effettuato l’osservazione delle stelle col professor Schiavi.
Il professor Schiavi ha mostrato tutta la volta celeste, partendo dai personaggi mitologici delle costellazioni Andromeda, Cassiopea, Perseo… Ha poi proseguito facendo vedere e spiegando perché una stella è più luminosa di un’altra e perché d’inverno si vedono delle stelle che d’estate sono invisibili e viceversa. Infine ha fatto una parentesi, che ha definito di “fisica pesante”, spiegando tramite ragionamenti e formule fisiche in che modo l’universo sia stia espandendo e cosa significa che, osservando una stella, si guarda nel passato.
I ragazzi sono rimasti concentrati e attenti ad ogni singola parola del professore e, sebbene non tutti i concetti fossero facilmente comprensibili, non hanno mai staccato gli occhi dal cielo, atteggiamento necessario per capire e lasciarsi affascinare.

La sera di  lunedì 4 Febbraio, con la mia classe, il prof. Piccanello e la prof.ssa Schiavi, mi sono recato in una frazione di San Genesio, presso l’abitazione della Prof.ssa Cassinari, ad osservare il cielo stellato, sotto l’esperta guida dell’astrofisico Angelo Schiavi.
Questa esperienza mi ha fatto riflettere su come semplici nozioni possano diventare ancora più interessanti e coinvolgenti se analizzate sul campo.
Grazie poi al cielo molto limpido, ho potuto proprio vedere, con l’aiuto del telescopio, quello che, studiando gli appunti di scienze, avevo solo tentato di immaginarmi.
Non nascondo che, all’inizio, ero un po’ scettico e titubante, anche perché il pensiero di uscire di sera con quel freddo non mi attirava neppure un po’, ma, a fine serata, quando i miei genitori sono venuti a riprendermi, ero proprio contento e soddisfatto.
Matteo

 

L’incontro che abbiamo affrontato lunedì quattro febbraio mi è piaciuto molto perché sono riuscita ad imparare alcune cose. Mi ha interessato l’aspetto scientifico per quanto riguarda la conoscenza e la spiegazione delle stelle e anche il fatto di passare del tempo con i miei compagni al di fuori della scuola facendo un’attività interessante.
Da questa uscita ho capito che devi essere unico e diverso, e brillare a modo tuo come fanno le stelle. Costantemente con la testa rivolta verso l’alto, in cerca di belle sensazioni ed emozioni!
Io sono così, sogno tanto, piango spesso… ma sorrido molto di più, un po’ come fanno le stelle e l’ho capito da quella serata.
Sanaa

 

Il dott. Angelo Schiavi, astrofisico, è stato molto coinvolgente, disponibile e soprattutto molto paziente nel rispondere ai nostri dubbi e alle nostre domande.
Siamo anche stati fortunati perché, dopo giorni di pioggia e di brutto tempo, lunedì il cielo era limpidissimo e pieno di stelle; sembrava proprio ci stesse aspettando!
E’ stata una grande emozione alzare gli occhi e vedere sopra di noi l’oscurità del cielo piena di puntini che brillavano.
Nonostante il freddo pungente è stata davvero una bella serata, molto interessante ed istruttiva. Un ringraziamento anche alla Prof.ssa Cassinari che ci ha ospitato, e che a fine serata ci ha offerto un tè bollente ristoratore con biscotti!!
Stefano

 

Il cielo notturno sembrava una distesa immensa di puntini bianchi sopra un telo nero infinito, era stupendo!
Mi è piaciuto tantissimo perché guardare quel cielo mi trasmetteva emozioni e mi faceva riflettere, poi ero circondata da persone con cui da tre anni condivido le mie giornate e quindi è stato ancora più bello e divertente.
Alyssa

 

A me è piaciuto molto perché ho scoperto molte cose che non sapevo: ho scoperto come trovare la stella polare; dove e cosa sono le stelle circumpolari;  come si può misurare la distanza tra le stelle usando strumenti non tecnologici e a “costo zero” come il pollice, il pugno. E’ vero che a spiegare era mio nonno, ma ascoltarlo con i miei compagni è stato ancora più bello. La sensazione che ho provato guardando il cielo così scuro (ma neanche così tanto, perché nel deserto lo è molto di più) è stata come avere un capogiro, ma mi sentivo liberooooooo e molto contento.
Matteo

 

Io non avevo mai guadato il cielo in questo modo, è stata una bellissima esperienza.
La mia costellazione preferita è quella di Orione che sono riuscito a vedere: è conosciuta per la cintura formata da tre stelle, ma si possono vedere bene anche il corpo e le spalle di Orione formate da altre tre stelle e le due braccia, una orizzontale che tiene l’arco e l’altra verticale che tiene la spada.
Lorenzo

 

Ho scoperto che esistono una miriade di costellazioni come Cefeo, Andromeda, Calliope, Orione, Pegaso e molte altre ed é stato spettacolare osservarle da una parte attorno alla Stella Polare e dall’altra circondate dalle altre stelle e dai pianeti. Giove era un punto rosso molto visibile. Il cielo era veramente perfetto, limpido e buio.
Giorgia

 

Penso che questa esperienza sia servita ad approfondire le nostre conoscenze in modo da capire meglio quello che stiamo studiando in scienze. Oltre ad essere utile è stato molto interessante e divertente e io e i miei compagni abbiamo avuto modo di stare  assieme. Vorrei vivere un’altra esperienza come questa.
Alessandra

 

I professori hanno deciso di vedere le stelle in una sera in cui non c’ era la Luna. La luce emessa da essa ci avrebbe impedito una buona visione del cielo. Il dottor Schiavi usava un linguaggio abbastanza complicato. A volte ci faceva delle domande per vedere se lo stavamo seguendo… È stata un’ esperienza molto bella. L’argomento era molto coinvolgente e interessante. Nonostante il freddo rifarei nuovamente questa uscita.
Eleonora

 

L’uscita che abbiamo fatto per vedere le stelle a me è piaciuta molto, è stato interessante e istruttivo guardare le stelle con un astrofisico molto preparato.
Ho trovato questa serata molto bella e istruttiva, mi è piaciuto molto scoprire dove erano collocate le varie costellazioni,il pianeta Marte, la stella polare e le costellazioni circumpolari.
Paolo

 

In questo modo sono riuscita a memorizzare meglio le lezioni di scienze sull’ astronomia,  che è un argomento che mi interessa molto. Vedendo le varie stelle e le costellazioni mi sono ricordata di quello che in classe ci ha spiegato il prof Piccanello ed è stato bello vederle dal vivo. Faceva freddo ma lo rifarei!
Silvia

 

Martedì sera io e la mia classe siamo andati a guardare il cielo stellato. Ci hanno spiegato che le stelle sono corpi celesti che brillano di luce propria e sono distanti anni luce da noi. Ci hanno detto come riconoscere il nord quando non abbiamo la bussola o altri dispositivi. Inoltre ci hanno fatto vedere le diverse costellazioni nel cielo. Ad esempio abbiamo visto la Stella Polare che è la più luminosa, l’orsa Maggiore, L’orsa Minore e le Pleiadi che sono un gruppo di stelle. Ci hanno anche raccontato la storia della regina Cassiopea e del re Cefeo. Essi ebbero una figlia di nome Andromeda che a causa della vanità della madre doveva essere mangiata dalla costellazione della Balena. Andromeda venne sottratta a questo destino dall’eroe Perseo.
Questa uscita mi ha interessata molto perché mi sono sempre piaciute le stelle ma non avevo mai imparato a distinguerle l’una dall’altra. Inoltre mi è piaciuta perché ho imparato cose nuove e adesso quando guardo il cielo stellato capisco un po’ meglio ciò che ci circonda.
Camilla

 

Mi ha colpito molto l’osservazione delle stelle, ho percepito un’area diversa, più pulita, più tranquilla, tanto che anche il cielo sembrava diverso da quello che vedo di solito. Molto interessante è stata la spiegazione della guida riguardo allo spostamento di un stella nell’arco di un’ora e qui mi sono resa conto di quanto poco conosciamo il cielo nonostante sia un elemento sempre presente: siamo così abituati a guardare avanti che non ci accorgiamo della bellezza che è sopra i nostri occhi!
È stato interessante pensare che anche i nostri predecessori vedessero il nostro stesso cielo e interpretassero le costellazioni creando storie racconti mitologici.
Federica

 

E’ stato interessante poter scoprire che tutto ciò che c’è in cielo ha un nome , come le tante costellazioni che abbiamo visto, e che ognuno di essi ha un proprio significato e una propria storia, come la costellazione dei Gemelli, chiamata così perché formata da due gruppi di stelle identici; oppure la costellazione di Cassiopea, a forma di doppia w, la costellazione di Perseo, e la costellazione della Balena, chiamate cosi perché rappresentano una leggenda mitologica .
Mi è piaciuto molto poter imparare come misurare di quanto si sposta una stella, cioè di un pugno , e sapere che se la sera voglio guardare le stelle è meglio guardare prima quelle a oriente, perché al tramonto, è già molto buio, mentre a occidente c’è ancora luce.
In sintesi credo che questa uscita sia stata molto interessante perché mi ha fatto prendere molta più consapevolezza di ciò che c’è sopra e intorno a me.
Verni

 

Quando noi guardiamo le stelle guardiamo il passato perché la luce delle stelle impiega del tempo per arrivare ad essere visibile nel nostro cielo. Inoltre il dott. Schiavi ci ha spiegato che quando si è nel deserto per orientarsi si possono utilizzare le stelle che ci possono indicare il nord tramite la Stella Polare e per trovarla bisogna prolungare la linea del Grande Carro. Abbiamo visto molte costellazioni come Toro, Ariete, Gemelli, Cassiopea, la Balena, a cui nel mito viene data in pasto la principessa, ed Orione, le cui stelle più luminose sono Betelgeuse e Rigel. Abbiamo anche visto Marte il pianeta rosso e le Pleiadi che sono un ammasso di sette stelle.
Giulia

 

L’osservazione del cielo stellato mi ha aiutato a capire come facevano nell’antichità a orientarsi di notte, senza il sole;  ho anche passato un po’ di tempo con i miei amici e mio nonno, divertendomi nell’ascoltare un professore.
Pietro