“Il bambino è originalmente spalancato alla realtà quotidiana ricca di elementi e di relazioni che suscitano l’interesse e la curiosità dei piccoli. Sostenere e stimolare tutte le forme narrative utili ad esprimere il proprio vissuto e le proprie scoperte favorisce la presa di coscienza di sé e della realtà fatta di persone che hanno un proprio vissuto da comunicare e di elementi che offrono sempre nuove conoscenze a chi li – sa ascoltare -”. (Pof/progettazione 2017-2018)
Narrare il proprio vissuto esprimendosi graficamente, consente al bambino di immedesimarsi nei fatti che lo coinvolgono, comprendendone i significati e gli elementi costitutivi.
La narrazione infatti non è solo espressione ma anche “costruzione”, rielaborazione delle proprie conoscenze e maturazione della propria identità.
Utilizzare elementi materici per raffigurare oggetti, figure umane e scene di vita vissuta, aggiunge un ulteriore valore a tale attività. Attraverso l’uso di materiale decontestualizzato come pasta, sassi, legnetti, ecc., i bambini sono sollecitati a cogliere nessi logici imprevisti tra gli elementi, a trovare le soluzioni più originali per raffigurare le proprie immagini.
Tale processo risulta particolarmente utile per lo sviluppo del pensiero creativo, per maturare le proprie capacità di problem solving e la motricità fine nell’utilizzo delle dita.
Questo hanno scoperto i nostri leprotti rossi di 4 anni e molto di più: hanno sperimentato che a scuola c’è una insegnante che attende la loro iniziativa e predispone tempi e spazi a questo scopo!