La scuola racconta - primariascuola racconta primaria 2020-21vita della scuola

Prima di andare a Roma gli alunni di quinta hanno realizzato dei profumatori per ambienti che hanno venduto per la festa della mamma; il ricavato è stato mandato a Papa Francesco per le sue opere di carità, in particolare per un aiuto alle persone più povere.
Il Papa ha risposto personalmente ai ragazzi: ecco la Sua lettera che ci ha riempito di gioia.

Leggi la lettera di Papa Francesco

 

 

In pellegrinaggio a Roma

Alla fine dell’udienza il papa ha detto “Bisogna essere sempre grati e stupiti”, mi ha colpito perché è proprio vero, dobbiamo essere grati e stupiti anche per le cose di tutti i giorni.
Mi sono anche sorpreso di quanti Cristiani ci sono al mondo, nella sala Nervi c’erano Messicani, Americani, Portoghesi, Italiani, Spagnoli e anche persone di altri paesi.
Il papa parlava con molta vivacità però faceva fatica a muoversi. Non ho mai visto una persona tanto anziana ma dentro vivace e saggia.

Emma

 


Pellegrinaggio a Roma

Tra le tante cose belle che ha detto il Papa, quella che mi è restata più a cuore e quando ha raccomandato di essere stupiti e grati per le cose belle perché le cose che per noi sono comuni per molta gente è come se fosse un miracolo averle!
Usciti dall’ aula Nervi mi sono sentito più gioioso e felice per aver incontrato da vicino il Papa!

Daniele

 


Stupiti e grati per la bellezza

Mi ha affascinato il Colosseo perché mi ha sorpreso che anticamente di fianco all’anfiteatro ci fosse una statua alta 50m., e perché ho provato ad immaginarmi uno spettatore romano mentre assisteva a un incontro tra gladiatori e sembrava veramente di essere nell’epoca dei romani. A Ostia Antica mi è piaciuto il teatro che ha una forma semicircolare con molte gradinate ripide e con una statua che rappresenta una maschera. Mi è piaciuto perché immaginare che tantissimi anni fa su quelle stesse gradinate al mio posto ci fossero sedute altre persone è una sensazione strana ma allo stesso tempo emozionante!

Claudia

 


La gita a Roma di Giosuè

Per l’incontro con il Papa ho deciso di vestirmi elegante con giacca e cravatta perché era per me molto importante. L’udienza è avvenuta nell’aula Nervi, costruita dal famoso architetto.  C’erano tante persone che venivano da diversi posti, per esempio ucraini, messicani e polacchi. Il Papa è arrivato dopo circa mezzora e mi è sembrato molto anziano e zoppicava un po’ ma quando ha iniziato a parlare ho capito che era ancora in forma. Nel vederlo così da vicino ho provato molta gioia. C’erano tanti sacerdoti, perfino uno arabo che è uno dei pochi perché sono una minoranza.

Mentre eravamo a Roma ciò che mi ha colpito di più è stato il Colosseo perché era il monumento più spettacolare e maestoso. Dal vivo era molto più grande rispetto all’ impressione che avevo dalle foto. Ho visitato anche i sotterranei e ho immaginato i gladiatori che uscivano dalle celle con le armi e i leoni che ruggivano. Ho anche pensato alle battaglie navali, alle cacce, agli spettatori che urlavano e all’ imperatore seduto sul trono.  La guida ci ha detto   che dietro al Colosseo c’era un cimitero e un ospedale con una palestra. Inoltre ci ha spiegato che la forma del Colosseo era un cerchio. Questa gita non la dimenticherò mai e a Roma ci tornerei con gioia. Infine ho apprezzato come è bello vedere i monumenti dal vivo e non dalle foto o dai film.

Giosuè

 


Poi alle otto ecco che arriva, Papa Francesco in aula Nervi.

Stavolta parla della tentazione e di quello che sta succedendo nel mondo.

Poi dice due cose… non si possono spiegare perché erano magnifiche…

<<Spero che i bambini crescano forti e i vecchi restino saggi.>>

<<Spero che i vostri bambini non sappiano nemmeno cos’è la guerra.>>

Ultima cosa, anche se erano due, <<Stupiti e grati per la bellezza>>.

Questa mi è rimasta incollata al cuore.

Usciti dall’aula Nervi mi sentivo un’altra persona, queste frasi mi hanno cambiato il modo di vedere le cose…

Grazie Santo Padre per tutte le cose che ci insegni, veramente ti sono grata, grazie.

Dopo questa udienza sono diventata un’altra persona.